20 maggio 2010

Paesaggio immaginario - Imaginary landscape


Ogni volta che inizio un disegno astratto, non so che forma avrà il lavoro finito: a volte mi ritrovo addirittura a sorprendermi per l'esito finale. Come in questo caso in cui, partendo da un assemblaggio di linee ondulate, a mano a mano che procedevo con il disegno mi sono resa conto che stavo realizzando un paesaggio immaginario.


Every time I start an abstract drawing, I don't know what will be the shape of the finished work: sometimes I find myself surprised of the final result. As in this case where, beginning with an assemblage of winding lines, while I was proceeding with the drawing I realized that I was making an imaginary landscape.

3 commenti:

  1. E' come improvvisare nel jazz: da un embrione di note (linee nel tuo caso) si sviluppano melodie infinite che alla fine ci restituiscono un paesaggio immaginario (il brano) ma talmente convincente da sembrare vero. Brava!

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  2. Complimenti Lucia, personalmente lo trovo molto riuscito questo paesaggio / astratto!! Perchè non fare lo steso lavoro con i colori? Io credo che faresti una cosa molto bella e interessante. Ciao!!

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  3. Grazie Marco, grazie Tito!
    Mi piace molto il paragone con la musica jazz, non ci avevo mai pensato...
    Mi piacerebbe sviluppare questo tipo di lavoro usando anche i colori, in questo momento sono in una fase di sperimentazione perciò è probabile che presto si vedranno i primi risultati!
    Lucia

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