26 giugno 2010

Palazzo Medici in un pomeriggio d'estate - Palazzo Medici in a Summer afternoon


Era da tempo che desideravo dedicare un acquerello a Palazzo Medici, ma avevo sempre rimandato questo proposito con il timore che questo edificio mi mettesse in soggezione e mi inducesse a un lavoro eccessivamente minuzioso, rigoroso, freddo. Perciò, quando qualche giorno fa ho deciso di affrontarlo, mi sono imposta di non cercare la fedele riproduzione delle sue proporzioni e dei suoi dettagli architettonici, e per questo motivo ho scelto come strumento di disegno la sanguigna, che con la sua grana grossa non asseconda la precisione. Grazie a questo metodo, l'esecuzione è stata rapida e, devo dire, anche divertente.
Ho rappresentato solo una porzione del Palazzo, appartenente all'originario blocco quattrocentesco, fatto costruire da Cosimo il Vecchio de' Medici dal suo architetto di fiducia, Michelozzo di Bartolomeo. Come è noto, nella seconda metà del Seicento il Palazzo subì un considerevole ampliamento per iniziativa dei successivi proprietari, i Riccardi.


I have been wishing for quite a long time to dedicate a watercolour to Palazzo Medici, but I had always delayed this intention for fear that this building would make me feel uncomfortable and lead me to an excessively meticulous, rigorous, cold work. So, when a few days ago I decided to cope with it, I forced myself not to look for a faithful representation of its proportions and its architectural details, and for this reason I choose as drawing medium the sanguine, which being coarse-grained doesn't go along with precision. Thanks to this method, the making of this sketch has been quick and, I must say, also entertaining.
I have represented only a portion of the Palazzo, belonging to the original XV Century block, made built by Cosimo il Vecchio de' Medici by his usual architect, Michelozzo di Bartolomeo. As is well known, in the second half of the XVII Century the Palazzo was enlarged for the initiative of the following owners, the Riccardi family.

20 giugno 2010

Vecchie case di Scandicci - Old houses of Scandicci


In tempi recenti a Scandicci, come avviene in molte città grandi e piccole, è stata demolita una vecchia fabbrica abbandonata per fare posto a nuove e moderne abitazioni.
Passeggiando per le strade del nuovo quartiere ho così potuto scoprire inediti punti di osservazione su tutto ciò che sta intorno, e in particolare sul retro di alcune vecchie case, fino a poco tempo prima rivolto verso il muro di recinzione della fabbrica, che mi ha colpita per la quantità di comignoli, antenne, tubi di scarico, verande e altri piccoli volumi sporgenti dalle facciate, che appaiono assemblati in modo spontaneo e disordinato.
Passando da qui ci si sente quasi degli intrusi, si ha la sensazione che quello che era uno spazio interno e privato ora sia diventato pubblico, offerto alla vista di tutti, e tuttavia non si può fare a meno di provare a immaginare che cosa ci possa essere dietro a ogni finestrella o sotto a ognuno di questi piccoli tetti.


Recently in Scandicci, as happens in many large or small cities, an old factory has been demolished in order to give place to new and modern dwellings.
Walking through the streets of the new district, I've had the opportunity to discover unusual points of view on everything around, and particularly on the back side of some old houses, until a short time before facing the wall that surrounded the factory, which impressed me with its many chimneys, aerials, waste pipes, verandas and other small volumes protruding from the façades, apparently assembled in a spontaneous and disordered way.
Passing here one feels as an intruder, having the feeling that what once was an internal and private space now has become public, visible by everyone, and anyway one can't help but trying to imagine what there might be behind each small window or under each of these small roofs.

12 giugno 2010

Le finestre sulla piazza del Mercato Centrale - The windows on Piazza del Mercato Centrale


Questo acquerello ritrae un dettaglio di un angolo di Firenze per il quale ho simpatia: la piazza del Mercato Centrale, e in particolare le case che hanno alle loro spalle il Duomo (che qui, a causa del punto di vista ravvicinato, non è visibile), all'angolo con Borgo la Noce.
Di tutti i luoghi nei quali mi è capitato finora di sostare a disegnare, questo è stato senza dubbio il più rumoroso: mentre realizzavo questo piccolo lavoro giungevano fino a me le voci degli avventori dei numerosi ristorantini sulla piazza (affollati di turisti), la musica dance a tutto volume proveniente dall'apparecchio radio di una delle bancarelle del vicino mercato di San Lorenzo, il frastuono dei martelli azionati dagli operai al lavoro presso l'edificio del mercato centrale, che domina la piazza, i rumori prodotti dai netturbini intenti nel loro lavoro di pulizia, che segue ogni giorno l'ora della chiusura del mercato, alle 14.00.


This watercolour portrays a detail of a corner of Florence that I consider among the nicest: the Piazza del Mercato Centrale, and particularly the buildings that give their backs to the Duomo (which can't be seen here, due to the close point of view), at the corner with Borgo la Noce.
Of all the places where I had the chance to stop and make a drawing, this was certainly the most noisy: in fact while I was making this little work my ears were reached by the voices of the customers of the many small restaurants on the square (crowded with tourists), the loud dance music coming from a radio of one of the stands of the near market of San Lorenzo, the noise of the hammers used by the workers occupied in renovating the building of the mercato centrale, which dominates the square, the noise made by the dustmen cleaning the place, as every day after the closing hour of the market, at 14.00.

06 giugno 2010

Oltre il cancello - Over the gate


Può sembrare che questo acquerello ritragga una villa di campagna, con davanti il suo giardino ricco di alberi e di fiori; in realtà questo luogo si trova nel centro di Firenze.
Infatti, questa è una città dove all'interno di ogni isolato, in posizione accessibile a pochi, ci sono giardini e cortili talvolta magnifici, talvolta semplicemente interessanti, in ogni modo quasi sempre sorprendenti. Uno degli esempi più eclatanti è il Giardino della Gherardesca, che si estende nel centro della città per oltre 4 ettari e tuttavia un passante poco attento potrebbe difficilmente accorgersi della sua esistenza, essendo racchiuso da muri e costruzioni su ogni lato.
Questo è un più modesto giardino privato situato in via Salvestrina, che tuttavia si lascia in parte ammirare se solo si getta lo sguardo oltre il cancello di accesso, dal quale è visibile anche questa interessante altana vetrata, dalla quale si gode probabilmente una vista invidiabile sulla città.


It may seem that this watercolour depicts a country villa, with its garden before, rich of trees and flowers; actually, this place is located in the centre of Florence.
In fact, this is a city where inside each block, in a position that is accessible to few, there are gardens and courtyards sometimes wonderful, sometimes simply interesting, anyway almost always surprising. One of the most extraordinary examples is the Giardino della Gheradesca, which extends inside the city centre on more than 4 hectares and yet a passer-by not paying attention might hardly notice its existence, since it is enclosed by walls and buildings on every side.
This is a more humble private garden located in via Salvestrina, which anyway lets us partly admire it if only we throw the eye through the access gate, from which we can see also this interesting glassed turret, maybe an enviable panoramic viewpoint on the city.