27 gennaio 2011

30° Sketchcrawl alla Biblioteca delle Oblate - 30th Sketchcrawl at the Library of the Oblate

il Duomo visto dalla caffetteria delle Oblate
The Duomo seen from the Oblate café

i tetti di Firenze visti dall'emeroteca delle Oblate
the roofs of Florence seen from the newspaper library of the Oblate
Visto il freddo che tormenta Firenze in questi giorni, per questo 30° Sketchcrawl abbiamo scelto di ritrovarci nella biblioteca comunale centrale di Firenze, che ha sede nell'ex convento delle Oblate, a pochi passi dal Duomo.
La scelta si è rivelata ottima poiché dalla caffetteria situata al secondo piano si possono vedere scorci spettacolari della Cupola, imponente simbolo della città, visibile anche da chilometri di distanza.
La Cupola fu progettata ed eseguita fra il 1418 e il 1436 sotto la guida di Filippo Brunelleschi, architetto "rivoluzionario" che segnò la svolta dalle antiche tradizioni costruttive ed estetiche del Trecento al nuovo linguaggio del Rinascimento, che introdusse l'uso delle colonne e dell'ordine architettonico, la proporzionalità, il controllo geometrico dello spazio.
La vista che ho potuto ritrarre mostra un particolare che forse non tutti conoscono: il loggiato presente su uno solo dei lati dell'ottagono, eseguito da Baccio d'Agnolo fra il 1513 e il 1514, rimasto incompiuto per le aspre critiche che gli furono rivolte da Michelangelo, che definì l'opera "una gabbia per grilli".
Il secondo disegno l'ho eseguito dal piano superiore, guardando fuori da una delle finestre dell'emeroteca, che offre una vista molto bella sui tetti della città con la loro infinita varietà di abbaini, finestre, comignoli, altane.


Due to the cold weather that afflicts Florence in these days, for this 30th Sketchcrawl we have chosen to gather in the central town library of Florence, based in the ex convent of the Oblate, a short walk from the Duomo.
The choice showed a very good one, since from the café, placed on the second floor, one can see spectacular views of the Dome, imposing symbol of the city, visible also from a distance of many kilometers.
The Dome was designed and carried out between 1418 and 1436 by Filippo Brunelleschi, "revolutionary" architect who marked a turning point from the ancient constructional and aesthetic traditions of the Fourteenth century to the new idiom of Renaissance, which introduced the use of columns and classical orders, proportionality, the geometric control of space.
The view that I've had the opportunity to portray shows a detail that maybe many don't know: the loggia over only one of the sides of the octagon, built by Baccio d'Agnolo between 1513 and 1514, which remained unfinished because of the hard criticism by Michelangelo, who called this work "a cage for crickets".
I made the second drawing on the upper floor, looking outside from one of the windows of the newspaper library, offering a beautiful view of the roofs of the city with their endless variety of dormers, windows, chimneys, altanas.

18 gennaio 2011

Una domenica alle Cascine - A sunday at le Cascine

In una domenica di gennaio troppo mite e splendente per non uscire, insieme a moltissimi fiorentini mi sono lasciata attrarre dal più ovvio e tradizionale dei passatempi possibili: una passeggiata al parco delle Cascine, senza però dimenticare carta e acquerelli.
Mi sono seduta su una panchina con lo sguardo rivolto verso la passerella dell'Isolotto, l'Arno alla mia sinistra e sulla destra il viale affollato di famiglie con bambini, coppie di anziani e sportivi di ogni tipo intenti a correre, passeggiare, pedalare, pattinare e ho cominciato il mio disegno.
Il tempo è passato così velocemente che mentre cominciavo a stendere i primi colori, il cielo già presentava i primi delicati bagliori del tramonto, che riflettendosi sugli alberi diffondevano nel paesaggio una luce bellissima.
Per essere più veloce e non lasciare che il crepuscolo mi cogliesse a metà del lavoro mentre aspettavo che l'acquerello si asciugasse, ho usato di nuovo le matite acquarellabili, che ancora una volta si sono rivelate un mezzo rapido ed efficace.
Alcuni bambini si sono fermati a guardarmi, ammirati dall'effetto "magico" delle matite che diventavano pittura, e i loro sguardi pieni di interesse e di calore hanno reso ancora più luminoso questo bel pomeriggio d'inverno.


On a Sunday of January that was too mild and shining not to go out, together with many Florentines I let myself be attracted by the most obvious and traditional of the possible pastimes: a walk at the park of le Cascine, yet not forgetting paper and watercolours.
I sat on a bench looking towards the footbridge of l'Isolotto, the river Arno on my left and on the right the alley crowded with families with children, elderly couples and sportspeople of every kind deep in running, walking, riding, skating and I started my drawing.
Time passed so fast that while I started to put the first colours, the sky was already showing the first delicate glows of sunset, which reflecting on the trees spread a wonderful light on the landscape.
To be more quick and not let the twilight catch me halfway through my work while I was waiting for the watercolour to dry, I used again the water-soluble pencils, which once again showed to be an effective and rapid medium.
Some children stopped to look at me, admired by the "magic" effect of the pencils becoming painting, and their looks full of interest and warmth made this beautiful winter afternoon even more bright.

15 gennaio 2011

Via San Zanobi



Nel cuore di Firenze ci sono vie che non sono adatte per il passeggio e lo shopping: hanno marciapiedi stretti e scomodi e non vi si affacciano eleganti vetrine, ma solo saracinesche di magazzini, vecchi portoni che conducono ad anguste scale o, raramente, vetrate di piccoli negozi o botteghe artigiane.
Fra queste antiche vie del centro storico c'è via San Zanobi, con le sue case a schiera che si assomigliano tutte pur non essendo mai uguali, i suoi pavimenti in pietra consumati dai secoli, le sue innumerevoli finestre dalle inconfondibili persiane.
Per ritrarre questo piccolo scorcio, eseguito interamente sul posto in un pomeriggio di pallido sole invernale, ho usato matite acquarellabili e waterbrush, e ho lasciato che l'acqua fondesse i colori per dar vita a un disegno che non fosse solo descrittivo, ma che soprattutto esprimesse le mie sensazioni.


In the heart of Florence there are streets that aren't appropriate for strolling and shopping: they have narrow, inconvenient sidewalks and aren't faced by elegant shop windows but only by shutters of stock rooms, old street doors leading to cramped stairs or, rarely, windows of small shops or workshops.
Among these ancient streets of the historic centre there is via San Zanobi with its row houses all resembling each other although they are never the same, its stone floor worn out by the centuries, its innumerable windows with their unmistakable shutters.
To portray this small view, made entirely on location in an afternoon of pale winter sun, I used water-soluble pencils and waterbrush, letting water merge colours together to give life to a drawing not only descriptive but most of all expressing my own feelings.