23 settembre 2012

Cap d'Antibes



Questo acquerello registra non solo un luogo, ma anche un momento, uno stato d'animo. È il crepuscolo, siamo appena usciti dal Castello Grimaldi di Antibes dove abbiamo ammirato le numerose opere di Picasso che vi sono esposte. La giornata è stata molto calda, ma ora l'aria comincia a farsi più gradevole.
Il Cap d'Antibes, occupato quasi esclusivamente da ricche abitazioni private con i loro giardini, sembra allontanarsi nell'ombra mentre il cielo e il mare cambiano rapidamente colore, assumendo toni che evocano indefinite nostalgie.
Ci soffermiamo per un ultimo lungo sguardo al mare e poi ci incamminiamo verso le animatissime strade della città vecchia, preparandoci a una piacevole serata.
(acquerello su carta Fabriano 12,5x18 cm)

This watercolor is a record not only of a place, but also of a moment, a state of mind. It's twilight, we have just got out of the Château Grimaldi in Antibes where we admired the many artworks by Picasso exhibited there. It's been a hot day, but now the air is getting more pleasant.
The Cap d'Antibes, almost entirely filled with rich private dwellings with their gardens, seems to drift away in the shadow while the sky and the sea are rapidly changing their colours, taking tones that recall an indefinite nostalgia.
We stop for a last glance at the sea and then we start walking towards the lively streets of the old city, preparing ourselves to an enjoyable evening.
(watercolour on Fabriano paper 5"x7")

11 settembre 2012

La Cappella del Rosario di Vence - The Chapel of the Rosary in Vence



Fra le molte cose interessanti da vedere in Costa Azzurra, c’è questa piccola cappella progettata e costruita fra il 1948 e il 1951, il cui apparato decorativo fu interamente ideato da Henri Matisse. Fu una sua ex assistente nonché modella, successivamente divenuta suora, a coinvolgerlo in questo progetto: Monique Bourgeois, poi suor Jacques-Marie, legata a Matisse da una sincera amicizia.
Dal punto di vista architettonico si tratta di uno spazio estremamente semplice, mentre si rimane colpiti dai magnifici colori e dalle forme essenziali e tuttavia così espressive delle vetrate, chiaramente derivate dai noti esperimenti di Matisse denominati papiers gouachés découpés (carta dipinta a tempera ritagliata), in ampia parte visibili nel museo Matisse di Nizza.
È sconvolgente trovare tanta gioia di vivere espressa con modernissima semplicità di linee e purezza di colori in un artista che in quegli anni si trovava per lo più confinato a causa delle proprie condizioni di salute in un appartamento dell'Hotel Regina, presso Cimiez nei sobborghi di Nizza, spesso immobilizzato a letto o su una sedia a rotelle e costretto a farsi aiutare dalle sue assistenti.
Non c’è traccia di pessimismo: solo linee e colori felici, come se nei suoi ultimi anni, all'avvicinarsi della fine, Matisse avesse sentito il proprio amore per la vita, il sole e i colori più gioiosi della natura non spegnersi, ma anzi diventare cento, mille volte più grande di prima.
(acquerello su carta Fabriano 12,5x18 e 12,5x12,5 cm)


Among the many interesting things to see in the French Riviera, there is this little chapel designed and built between 1948 and 1951, whose decorations were entirely planned by Henri Matisse. It was a former assistant and model of his, later become a nun, who involved him in this project: Monique Bourgeois, then named soeur Jacques-Marie, bound to Matisse by a sincere friendship.
From the architectural point of view it's an extremely simple space, while one gets shocked by the magnificent colours and by the essential yet so expressive shapes of the windows, clearly deriving from the renown Matisse's experiments named papier gouachés découpés (paper cuts outs painted with gouache), largely exhibited in the Matisse Museum in Nice.
It's upsetting to find so much joy of living expressed with the most modern simplicity of lines and colour purity in an artist who in those years for his bad health was mostly confined in a flat inside the Hotel Regina at Cimiez, in the suburbs of Nice, often in bed or wheelchair-bound and compelled to be helped by his assistants.
There is no sign of pessimism: only happy lines and colours, as if in his last years, while the end was approaching, Matisse had felt his love for living, for the sun and for the most joyful colours in nature not turning off, but on the contrary becoming a hundred, a thousand times greater then before.
(watercolour on Fabriano paper 5"x7" and 5"x5")

01 settembre 2012

Villa Ephrussi de Rothschild


Anche senza conoscere niente circa la storia di questo luogo, il nome Rothschild è sufficiente ad evocare l'idea di una ricchezza sterminata, e quindi non stupisce trovare in quest'angolo di Costa Azzurra, poco lontano dalla località esclusiva e un po' snob di Cap Ferrat, un'elegantissima villa circondata da splendidi giardini legata al nome di Béatrice Ephrussi de Rothschild, che la fece costruire agli inizi del Novecento e la completò dotandola di arredi e oggetti d'arte di qualità straordinaria.
La villa non è sorprendente né per le sue dimensioni né per la sua architettura, definibile come un'eclettica riproposizione in stile di una villa del Rinascimento italiano, con reminiscenze un po' venete un po' fiorentine e con l'aggiunta di motivi ispirati all'architettura gotica. Mi hanno conquistata soprattutto i giardini, bellissimi e ricchi di inventiva nella loro suddivisione in aree distinte ciascuna con un proprio tema, e gli interni, che sfoggiano arredi e decorazioni degni di una residenza regale.
E soprattutto, non si può restare indifferenti agli scorci che si possono ammirare  tanto dalla villa quanto dai giardini, con la vista delle due baie splendenti di azzurro situate su ciascun lato del piccolo promontorio sul quale si trova il complesso, proteso nel mar Mediterraneo come la prua di una nave da fiaba.
(acquerello su carta Fabriano 12,5x18 cm)

Even without knowing anything about the history of this place, the name Rothschild is enough to recall the idea of an immense wealth, and so one doesn't get surprised to find in this corner of the French Riviera, a short way from the exclusive and snobbish town of Cap Ferrat, a villa of utmost elegance surrounded by splendid gardens linked to the name of Béatrice Ephrussi de Rothschild, who made it built in the early Nineteenth century and provided it with furniture and artworks of extraordinary quality.
The villa is not surprising for its size nor for its architecture, which might be defined as an eclectic revival of an Italian Renaissance villa, with reminiscences a bit from Veneto, a bit Florentine, with the addition of motifs inspired by gothic architecture. I was enchanted mainly by the gardens, beautiful and rich in inventiveness in their partition in different areas, each of them with its own theme, and by the interiors, wearing furniture and decorations worthy of a royal house.
And most of all, one can't remain indifferent admiring the views from the villa as well as from the gardens, with the two bays shining in blue placed on each side of the small promontory where the complex was built, leaning towards the Mediterranean sea like the prow of a fairy ship.
(watercolour on Fabriano paper 5"x7")